In questo spazio cercherò di raccontare tutta la storia di AMIGA, sperando di fare cosa gradita a chi magari cerca delle informazioni su questa Piattaforma 
oppure a chi conoscendolo o avendolo usato, non è a conoscenza di tutto quello che Amiga significa. 
Per comodità di ricerca il testo sarà diviso per anni. 
 
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                                      1982                                                                         
 
Tutto ebbe inizio nel lontano 1982, quando tre dentisti investirono 7 milioni di dollari  
fondando la "hi toro". 
Una piccola azienda che visto la nascita delle prime console e dei primi home computer  
(Vic 20 - C=64) etc. decisero di produrre joystick e altre piccole periferiche. 
 
Dietro tutto questo c'era però l'idea di creare la prima console a 16 bit. 
Decisero di scegliere il processore più potente in quel momento (Motorola 68000),essendo un ibrido 16/32 bit. 
 
Durante la progettazione ci furono delle decisioni da prendere, la più importante fù se aggiungere 
o meno delle cose che con le console non avevano molto in comune (espansioni di memoria e  
tastiera). Per fortuna si decise di aggiungere queste periferiche, il motivo era quello di offrire 
alla gente molto di più di una semplice console.  
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1983 
 
Nel 1983 il vecchio nome cambiò in AMIGA inc. 
Il perchè di questo nome resta ancora avvolto nel mistero, ma le due ipotesi più accreditate 
sono : 
 
1° Si cercò un nome reale che in ordine alfabetico stesse davanti a Atari e Apple 
 
2° in spagnolo AMIGA significa Amica e alcuni progettisti dichiararono di amare la spagna 
  e la ragazze spagnole in genere. 
 
3° Alcuni degli sviluppatori sezionarono la parola A-M-I-G-A in: Advance Multitasking Integreted 
  Graphics Architecture. 
 
Entro la fine del 1983 furono costruiti tutti i chip custom.  
I loro nomi erano Agnus, Daphne poi ribattezzato Denise, Paula 
 
Ma nel frattempo i 7 milioni di dollari stanziati si stavano esaurendo e rimaneva ancora da  
realizzare il sistema operativo. 
 
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1984 
 
 
Il 4 Gennaio ci fù la prima apparizione al Consumer Electronic Show (CEs) di Las Vegas, dove 
venne fatta girare la prima demo,la famosa "Boing", una sfera rimbalzante con la superficie 
coperta di rettangoli rossi e bianchi che rimbalzava sul monitor e che oggi è diventata il  
simbolo di Amiga.  
 
Tutto questo per farsi notare e ricevere così qualche sovvenzionamento. 
La prima azienda che si interessò al progetto AMIGA fù L'ATARI che in cambio di un prestito 
di mezzo milione di dollari chiedeva di poter avere i progetti dei tre chip custom. 
Ma nell'affare si infilò la Commodore che decise di acquistare l'intero pacchetto per la  
esorbitante cifra di 27 milioni di dollari. 
 
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1985 
 
Nel 1985, dopo molti ritardi nacque il primo modello di AMIGA, l'AMIGA 1000. 
I ritardi furono causati da varie decisioni, una di queste era la quantità di RAM da saldare su scheda, si decise in ultimo di dotare la Motherboard di 256 Kb invece dei 512 previsti in precedenza, ma con l'aggiunta di uno slot di espansione. 
 
Dopo la presentazione ufficiale al Lincon Center di New York il 23 luglio 1985 cominciarono le prime vendite. 
L'AMIGA 1000 fu il primo computer in assoluto ad usare più di 16 colori in modalità normale e ben 4096 in HAM (Hold And Modify) tutti contemporaneamente su schermo e se questo non bastava era l'unico Personal Computer ad avere un sistema operativo Multitasking VERO. 
Come ciliegina sulla torta offriva 4 canali stereo a 8 bit e un mouse a due tasti. 
 
Nello stesso anno uscì anche la prima rivista dedicata ad AMIGA "AMIGA WORLD". 
 
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1986 
 
Come ogni piccola creatura anche AMIGA non era esenti da piccoli difetti di gioventù, questo riguardava soprattutto la parte software, cioè il sistema che ogni tanto si bloccava, ma già dalle versioni 1.1 e 1.2 la cosa fù stabilizzata. 
Si cercò in questo periodo di perfezionare quello che si era creato ma allo stesso tempo si buttò giu qualche schizzo di quello che sarebbe venuto in seguito. 
 
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1987-1988 
 
L'Amiga 1000 non fu però un grande successo, la Commodore riuscí a vendere solo 150.000 unità. 
Ma il punto di svolta ci fù proprio a cavallo tra il 1987 e il 1988 quando uscirono due nuovi modelli, L'AMIGA 500 e L'AMIGA 2000. Il primo era un entry level a basso costo mentre il secondo era dedicato ad un uso più professionale essendo dotato di vari slot di espansione al suo interno. 
 
Le cose in casa Commodore andavano a gonfie vele. 
Per darvi un idea delle potenzialità di AMIGA in quel periodo posso dirvi che la maggior parte dei PC compatibili non possedeva alcun chip grafico, poteva visualizzare solo 16 colori ed oltretutto non erano dotati di un sistema operativo con interfaccia grafica d'utente,comunemente detta (GUI), (MS-DOS xxx), mentre il Macintosh era conosciuto come il computer in bianco e nero. Non era possibile quindi, per le altre piattaforme arrivare alla potenza dei chip grafici e sonori di Amiga, 
 
All'epoca su PC e MAC esistevano delle schede grafiche aggiuntive costosissime, (riservate tra l'altro ad un target strettissimo di persone) che permettevano al computer di aggiungere dei colori, ma non possedendo un chip grafico in grado di "muovere" blocchi di grafica, il compito di tutto ciò soppesava unicamente sul microprocessore, con inevitabili rallentamenti. 
 
 
Fu proprio per queste sue caratteristiche grafiche e sonore superiori che non venne molto supportata in ambito professionale ma il suo parco software tendeva sempre più a spostarsi verso il campo videoludico, grafico e di animazione. 
 
 
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1989 
 
Nel corso di questo anno ci fu il Boom di AMIGA,tutte le più grandi software house producevano giochi ed applicazioni, ogni tipo di periferiche ed accessorio era ormai disponibile, l'Amiga aveva preso definitivamente il posto del suo fratellino minore; il Commodore 64 Nessuno fu più in grado di opporsi al suo predominio.  
 
 
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1990 
 
Il 1990 fu l'anno di lancio del primo sistema multimediale con CD-ROM integrato al mondo l'Amiga CDTV. Era un Amiga 500 con kickstart 1.3 con un lettore CD-ROM. Di facile utilizzo grazie ad un apposito telecomando in dotazione.  
CDTV è l'acronimo di Commodore Dynamic Total Vision (nome in codice: "babe" come dal progetto durato 9 mesi di sviluppo). Commodore sperava di introdurlo in gran numero nelle case di chi non aveva dimestichezza con un vero computer ma il risultato finale fu che il prodotto non fece presa nel pubblico, in parte perchè era più costoso di un Amiga 500, e in parte perchè il software non "valeva la candela". Furono resi disponibili alla vendita non più di 50 titoli su CD ma, nessuna delle applicazioni era migliore delle equivalenti versioni distribuite su dischetto. 
 
 
    
 
Nel 1990 però i PC ed i Macintosh cominciarono ad avvicinarsi ad Amiga, alcuni programmi a 256 colori in alta risoluzione su quei computer cominciarono a far sembrare datato quello che una volta era un computer innovativo. La risposta della Commodore fu l'Amiga 3000, un nuovo Amiga con microprocessore Motorola 68030 ed interfaccia SCSI, in più era dotato di una visualizzazione ad alta risoluzione non interlacciata e finalmente il primo Amiga totalmente 32 bit. 
Forse però il miglioramento più importante dell'Amiga 3000 fu dato dall'introduzione della versione 2.04 del sistema operativo, che diede un nuovo look ad Amiga ed a reso il Workbench più potente e più piacevole da utilizzare. Questa nuova versione del sistema operativo è in seguito diventata attiva su tutta la linea di computer Amiga.  
Grazie alla famosa scheda video Toaster per il rendering 3D prodotta dalla Newtek in accoppiata con il software Lightwave 3D, (sempre Newtek) l'Amiga spadroneggiava anche fuori dai campi prettamente informatici: nella musica (venne prodotto il primo video musicale interamente in computer-grafica), nel cinema (negli effetti di Jurassic Park, , Star Trek ed altri colossal) nonché in televisione (gli effetti della serie di telefilm "Babylon 5"  furono realizzati totalmente con Amiga, cosí come in "Sea Quest"). 
 
 
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1991 
 
Alla fine del 1991 fu lanciato Amiga 600, un'Amiga a basso costo basato sul chipset ECS e pensato per un utenza casuale e poco esigente, questa macchina fu piazzata come erede naturale dell'Amiga 500.  
La CPU utilizzata fu ancora il Motorola 68000 e assemblatura per ragioni di economicità da parte della Commodore fu basata su una tecnologia a montaggio superficiale nella scheda madre. Furono aggiunte anche delle uscite RF e video composito. 
 
Fu la prima macchina con controller IDE (per Hard Disk da 2 1/2") e slot PCMCIA integrati on-board. 
 
Probabilmente, visto il numero di pezzi venduti, Il maggiore handicap dell'Amiga 600 fu quello di non avere un tastierino numerico, per contenerne l'ingombro. Verso la fine dell'anno fu lanciato anche un Amiga 600 con hard disk integrato, con questa piccola aggiunta questo modello di Amiga divenne un vero e proprio gioiellino. 
 
Verso la fine del 1991 fu rilasciato anche l'A570, un lettore CD-ROM collegabile all'Amiga 500 e 600. 
 
 
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1992 
 
L'11 Settembre 1992 al World of Commodore Show (Pasadena California), Commodore presentò la prima macchina con il nuovo chip-set AGA (Advanced Graphics Architecture). 
L' AMIGA 4000 esso fu il più significativo balzo tecnologico dai tempi in cui venne introdotto il primo modello Amiga nel 1985.  
La Commodore annunciò anche il rilascio della versione 3.0 del sistema operativo AmigaDOS e l'AmigaVision, un sistema di Authoring professionale. 
l'Amiga 4000/040 fu venduta a dicembre al prezzo di 3699 dollari negli Stati Uniti. In essa fu sostituito il controller SCSI (tipico dell'Amiga 3000) con una più economica versione IDE. 
Furono introdotti i nuovo processori Motorola 68040 a 25/33/40 Mhz (20-25-30 Mips) con in aggiunta un Hard-Disk "Segate ST3144A da 3.5" da 120MB." 
Il disco fisso era già pre-formattato, 8 Megabytes furono riservati alla partizione contenente il nuovo Workbench 3.0 e 112 furono lasciati per la partizione di lavoro. 
Il drive per i dischetti era a doppia velocità e ad alta densità. Fu impiegata la tecnologia SIMM per migliorarne la possibilità di upgrade e di default furono inseriti 4 MB di Ram. 
Pochi mesi dopo uscì l'Amiga di fascia bassa, l' AMIGA 1200 in pratica simile all'Amiga 600 ma con un microprocessore più veloce e chipset AGA il più moderno Motorola 68020 a 14 Mhz (da 3 Mips) e 2 Mb di Ram integrati e soprattutto munito di tastierino numerico. Fu rilascita come macchina a basso costo, era dotata di un bus pienamente a 32 bit,come Amiga 3000 e contrariamente all'Amiga 500/600 che invece possedevano un bus dati e indirizzi a 16 bit e il più lento Motorola 68000 a 7Mhz. 
 
L'Amiga 1200, fu senza dubbio uno dei modelli meglio riusciti. Venduta al prezzo base di 599 dollari negli Stati Uniti, aveva un controller IDE ed uno slot PCMCIA come l'Amiga 600, più uno slot di espansione accessibile dal coperchio inferiore per eventuali schede acceleratrici, inoltre era incluso l'Amiga DOS v3.0. 
Sia l'Amiga 4000 che l'Amiga 1200 utilizzavano il chip-set AGA, ed erano quindi capaci di visualizzare 256 colori in hi-res (alta risoluzione) partendo da una palette di 16.8 milioni di colori. 
Esisteva anche una modalità chiamata HAM-8 in grado di andare oltre ai 256 colori standard (una modalità molto vicina alla profondità di colore dei 24 bit). Bisogna anche dire che anche paragonando lo stesso numero di colori il nuovo chip-set AGA era comunque molto più performante rispetto al vecchio ECS. Il blitter dell'AGA era molto più veloce ed inoltre era in grado di gestire molta più grafica simultaneamente.  
Sia l'Amiga 1200 che l'Amiga 4000 montavano Amiga Dos v3.0. Tale versione includeva Cross-Dos di default (una commodity per la lettura/scrittura di dischetti PC) e supportava tutte le nuove modalità grafiche AGA. 
 
In Amiga OS 3.0 fu aggiunto un nuovo sottomodulo chiamato datatypes, che permetteva ai programmi di accedere ai dati in un numero illimitato di formati. Un altra utile aggiunta fu la localizzazione, che permise al Workbench 3.0 ed i programmi che la utilizzavano di poter facilmente utilizzare molteplici linguaggi. Altri basilari programmi furono il Multiview per la visualizzazione dei dati con i datatypes (formati audio, video mpeg e grafici quali postscript, jpeg, gif ecc...), l'Installer per l'installazione guidata e automatica dei pacchetti software. 
 
Vi era incluso anche un nuovo filesystem, il DCFS (Directory Caching File-System). Per la prima volta su un Sistema Operativo era possibile anche impostare un'immagine di sfondo a piacere sul desktop in modo simile a quello che avviene oggi sotto altri sistemi come Windows e Apple Macintosh. 
 
Qualche tempo dopo Commodore lanciò inoltre una versione economica dell'Amiga 4000, l'Amiga 4000/030, con la sola differenza di montare la CPU Motorola 68EC030, ovviamente con la possibilità, successivamente, di upgradare tale CPU, semplicemente sostituendo la piccola scheda dove risiede la CPU con una più performante,magari con un 040 o 060 come io stesso ho fatto con il mio Amiga 4000 senza dover cambiare tutta la scheda madre,(quello che succedeva in tutti gli altri computer Apple e windows). 
 
 
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1993 
 
 
L'ultimo prodotto commercializzato dalla Commodore fu l'Amiga CD32 
La Commodore vista la fortissima ascesa sul mercato delle console a 16 Bit quali Sega Mega Drive e Super Nintendo, ascesa che tra l'altro stava piano piano minando la popolarità di Amiga nel settore ludico, lanciò a sorpresa la prima console a 32 Bit della storia, il già citato Amiga CD32. Il CD32 non era altro che un Amiga 1200 AGA dotato di CD-ROM a doppia velocità (2X), ma senza tastiera e drive interno. 
L'Amiga CD32 infatti era una pura e semplice console, come nei progetti iniziali degli ingegneri della "Hi Toro" si trattava quindi della trasposizione a 32 Bit del sistema Amiga CDTV lanciato con scarso successo da Commodore qualche anno prima.... 
Va detto comunque che l'Amiga CD32 portò una ventata di novità sul mercato infatti oltre al supporto CD (una vera e propria novità per l'epoca) era possibile tramite un'apposita scheda aggiuntiva MPEG, la visione di film su CD in formato MPEG-I Per finire il nuovo Amiga CD32 aveva un nuovo chip-set grafico (stranamente non inserito nei linea dei computer AGA) denominato "AKIKO". 
 
Questo chip-set era in grado di convertire la grafica "Bitmap" (tipica dei PC) a quella "Planar" (tipica dell'Amiga), il nuovo chip-set fu introdotto da Commodore per permettere agli sviluppatori di avere vita più facile durante un eventuale conversione grafica dai PC in forte ascesa all'Amiga CD32 
 
Il problema maggiore però era dato dal fatto che i giochi disponibili per il CD32 erano molto simili se non identici (a parte qualche aggiunta di colore dovuta all'AGA o qualche strato in più di parallasse oltre alle logiche migliorie audio dovute al supporto CD) a quelli prodotti per l'Amiga 500, infatti nonostante l'uscita delle macchine AGA, la maggior parte degli sviluppatori scriveva ancora giochi per macchine ECS rallentando notevolmente la crescita di Amiga e il progressivo abbandono delle software house a favore dei PC e delle console. 
Nel dubbio fra comprare una console Amiga a 700 mila lire oppure un computer Amiga 1200 allo stesso prezzo avendo così tra l'altro anche tutte le potenzialità offerte dal secondo portò alla scelta dell'Amiga 1200 da parte degli utenti, o addirittura all'abbandono definitivo di Amiga a favore delle altre piattaforme in ascesa. L'Amiga CD32 infatti fu un insuccesso (almeno in Italia visto che la Commodore riuscí a piazzarne solo 15.000) Verso la fine del 1993 Commodore rilasciò anche una periferica per questa console chiamata SX-1 in grado di trasformare il CD32 in una Amiga 1200, (in pratica si trattava di un KIT contenente tastiera, floppy e sistema operativo) 
La Commodore da qualche tempo cominciava ad avere dei problemi econonomici, il fiasco commerciale di alcune macchine come il CDTV, l'appena citato CD32 e l'Amiga 600 cominciò a provocare forti scosse nell'azienda di Wes Chester.   
 
     
 
Il popolo informatico intanto si divise in due fazioni: Amighisti e PCisti. Dapprima l'Amiga rivaleggiò senza confronti sui PC i quali pur disponendo di microprocessori potenti, non avevano chip grafici dedicati in grado di muovere grafica 2D per cui tutto il lavoro di "spostamento" della grafica soppesava sul processore che doveva di conseguenza essere molto più potente rispetto alla controparte Amiga per permetterne le stesse performance! (infatti a livello grafico un'Amiga 1200 con 68020 a 14Mhz era addirittura SUPERIORE ad un PC 486 DX2 66Mhz e costava meno della metà) con conseguenza che i giochi per PC non erano neanche un quinto di quelli disponibili per Amiga... Tralasciando poi le strordinarie capacità multitasking del Workbench che solo alcuni anni dopo si sarebbero rilevate straordinariamente "fuori da ogni tempo"... Proprio questi anni furono l'età d'oro dell'Amiga. 
 
 
Nessuno poteva prevedere che nel giro di qualche anno la situazione si potesse ribaltare...  
 
 
Commodore intanto aveva un deficit finanziario di ben 107 milioni di dollari che si trascinava dalla fine del 1993. Amiga era ancora una macchina molto popolare. Nel 1992, Commodore vendette circa 800.000 Amiga (il 17% in più del 1991) e nel 1993 il 20% rispetto al 1992. 
 
Nel frattempo la ID Software stava per programmare DOOM per PC, una nuova era ludico-informatica stava per cominciare... 
 
 
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1994 
 
 
 
La Commodore annunciò di avere gravi difficoltà  finanziarie che avrebbero potuto portarla alla bancarotta o alla liquidazione. Commodore stava perdendo 8.2 milioni di dollari. Il pacchetto azionario si svalutò da 28 dollari a  0.75 dollari per azione in meno di 24 ore. La borsa valori di New York bloccò la trattazione dei titoli Commodore.  
Fino alla metà del mese di Aprile, Commodore stava ancora producendo l'Amiga 4000, Amiga 1200 e l'Amiga CD32; gli ingegneri stavano continuando lo sviluppo del nuovo chip-set AAA 
Il chip-set AAA fu progettato per essere un grande salto tecnologico rispetto all'AGA, (tra le features più interessanti furono introdotti i 24 bit di profondità di colore, risoluzioni a più di 1280x1024, 16 bit audio in qualità CD). 
Purtoppo però l'AAA non venne mai ultimato, anzi nel 1992 lo sviluppo andò scemando con lo scopo di essere abbandonato definitivamente a favore del progetto "Hombre" che doveva riportare Amiga ai vecchi fasti. 
 
Già dagli anni '90 la Commodore non navigava in buone acque a causa di una sbagliata gestione del Marketing, quest'ultima a sua volta non era altro che una gestione errata del Target (fascia di utenti) di Amiga e sbagliata pubblicità. ai quali si possono aggiungere il lancio di prodotti quali il CDTV prima e il CD32 dopo, che furono solo di peso morto al bilancio. 
C'è chi dice addirittura che i capi della Commodore siano stati corrotti e che avrebbero ricevuto "un aiuto" a chiudere i battenti da tutte quelle società rivali di Amiga sin dalla sua nascita. 
 
Alla fine del 1994 Commodore pressata dai creditori andò in bancarotta volontaria!...  
La grande C= se ne andò, lei che aveva segnato la storia degli Home Computer. 
L'unica (sino ad oggi) ad essere stata in grado di competere con hardware e O.S. proprietari, ai monopoli Intel e Microsoft.  
 
Il 26 Aprile 1994 chiuse la divisione ingegneristica.  
 
Nel Maggio 1994 si sparse la voce secondo cui Samsung si interessava all'acquisto di Amiga ma poi si ritirò quando si accorge che altre compagnie erano in trattativa con offerte inferiori alla loro.  
Il 20 Giugno 1994 il "creatore" di Amiga Jay Miner morí al El Camino Hospital In Mountain View. La causa del decesso fu per arresto cardiaco come risultato di una lunga serie di complicazioni. 
 
Luglio 1994: Amiga Convention 94, avviene in Quebec, Canada. Il liquidatore finalmente ricevette quattro proposte di acquisto della Commodore da parte di Amstrad, Philips, Samsung e Commodore UK. (divisione inglese) Ma la corte di Bahamian respinse le proposte trasferendo il procedimento nella città di New York. 
 
Settembre - Novembre 1994: altre voci di compagnie disponibili ad acquistare Commodore quali Atari, Sony e altre.  
 
 
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1995 
 
Febbraio 1995: CEI annunciò di aver stretto un accordo con IBM per fabbricare per conto della stessa prodotti Commodore in caso di acquisizione di dell'azienda da parte loro. Anche Escom sembrò essere interessata all'acquisto di Commodore.  
 
Marzo 1995: Techmedia Publishing, terminò la pubblicazione di Amiga World, (la prima rivista pubblicata nel mondo dedicata ad Amiga.)  
 
Escom (un grande produttore tedesco di PC IBM compatibili) ed il liquidatore raggiunsero un accordo facendo un'offerta avente forza contrattuale. 
L'offerta fu di circa 6 milioni di dollari a cui si sommarono altri 1.4 milioni di dollari per ottenere il logo di Commodore dalla divisione Commodore tedesca. 
 
Altre offerte furono fatte per altre divisioni di Commodore. Finalmente il giorno del giudizio di Amiga (cioè la data della prima audizione) venne fissata. Si tenne il 20 Aprile del 1995. Le compagnie che presenziarono all'audizione furono Commodore UK, CEI ed Escom.  
 
Escom vinse l'asta di liquidazione ! 
 
 
L'offerta di partenza di Escom fu di circa 6 milioni di dollari e di 1.4 milioni di dollari per il marchio Commodore. 
 
Dell fece la sua offerta alle 2 del pomeriggio di entità sconosciuta. Tuttavia l'offerta di Dell fu respinta perchè era comprensiva di alcune clausole, mentre l'offerta di Escom era incondizionata.  
Alla fine dell'audizione così fu accettata l'offerta di Escom, Dell continuò a trattare tentanto un'offerta più conveniente arrivando a una seconda offerta di 15 milioni di dollari con la condizione di attendere altri 30 giorni per seguire l'evoluzione di Amiga prima di decidere se trattenerla definitivamente. 
 
 
La divisione Commodore UK non fece alcuna offerta durante l'audizione, apparentemente perchè il loro rappresentante aveva abbondonato. Tuttavia, Colin Proudfoot di Commodore UK ed Escom avevano entrambi stabilito che nel giro di un paio di settimane Commodore UK avrebbe avuto in licenza la tecnologia di Amiga o più probabilmente Commodore UK sarebbe stata acquisita da Escom. 
 
Escom dichiara di voler lavorare con gli sviluppatori Amiga, i gruppi di utenti e di voler supportare l'ingresso di Amiga in Internet. 
La base Commodore nelle Filippine e lo stock di macchine ancora ferme non venne incluso nelle trattive dell'asta, ma fu probabilmente venduto ad Escom in seguito per 1 milione di dollari circa, questo perchè sussistevano alcuni problemi legali alla vendita a terzi parti di componenti hardware già esistenti  
Il 30 Maggio del 1995 Escom tenne una conferenza stampa annunciando l'inizio di una nuova era per il marchio Amiga.  
   
 
Come prima cosa Escom creò una nuova divisione chiamata Amiga Technologies. 
la cui priorità consisteva nel riprendere la produzione delle macchine. Escom annunciò in seguito anche la produzione di un Amiga 4000 con CPU Motorola 68060; da assemblare in un case tower di nuovo concezione ed anche un Amiga 4000/040 sempre in versione tower.  
 
In Ottobre Escom produsse anche il modello Amiga 1200s stipulando contratti con Scala in modo che ogni Amiga posto in vendita avesse come software di base incluso Scala MM300 (software per il montaggio audio video). 
 
La tecnologia RISC avrebbe dovuto essere sviluppata nel 1996. 
 
Novembre 1995: Gilles Bourdin, annunciò al VTU Expo che lo sviluppo dei futuri Amiga avrebbe preso la strada RISC; dall'ultimo dei processori 68k, il 68060 al potente processore Mororola PowerPC. 
I nuovi Amiga 1200s erano già nei magazzini un pò ovunque in Europa. Praticamente erano identici ai modelli precedenti di Amiga 1200 ma dotati di OS 3.1 ed un pacchetto software ricco di utili programmi denominato "Magic Pack." 
Il Magic Pack incluse Wordworth v4.0SE, Digita Datastore v1.1, Digita Organizer v1.1, Turbo Calc v3.6, Personal Paint v6.4, Photogenics 1.2SE, più due giochi: Whizz e Pinball Mania.  
 
 
Il "World Of Amiga show" si tenne a Colonia (Germania) e il Comdex show a Las Vegas (La più grande fiera dell'informatica mondiale). Qui Gilles Bourdin annunciò l'Amiga Surfer Pack ovvero software ed hardware necessari per navigare in Internet. 
 
Il nuovo A4000s venne equipaggiato con la CPU 68060 a 50MHz. 
 
Le sole differenze rispetto all'Amiga 4000/040 erano di avere un disco fisso SCSI da 1GB invece che IDE ed un lettore floppy disk DD invece che HD. 
 
 
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1996 
 
 
WALKER 
 
Il primo progetto, presentato al CeBit di Hannover, riguardava l'Amiga "Walker" (nome provvisorio).  
 
 
Il Walker però non fu mai commercializzato ed è rimasto nei magazzini della Escom fino a finire (ed è storia recentissima) nei magazzini della Merlancia. 
 
 
Amiga 1200 Surfer Pack fu un altro prodotto del '96 consisteva in un Amiga 1200 classico con 4 Mb di Ram e disco fisso da 260MB assieme ad una completa suite di software dedicato alla navigazione su Internet grazie ad un modem da 14.400bps integrato 
 
 
 
AMIGA PowerPC 
 
Progetti ambiziosi supportati da un'altra importante società Phase5 , interessata nello sviluppo di schede acceleratrici per i computer Amiga, dotati di processore 030/060 espandibili con il kit Fast SCSI2 (10Mb/s) e schede video CyberVision a 64 bit (basate all'epoca su chip S3 Virge).  
 
Intanto in attesa degli sviluppi produce le prime schede PowerUP dotate di processore PPC603 e 604 per i sistemi Amiga 1200 e 4000. 
  
 
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1997  
 
 
Verso la fine di Marzo 1997 finalmente Amiga Technologies viene ceduta a Gateway 2000 (il secondo produttore di PC al mondo e rifornitore principale della NASA) , gigante americano considerata dalla rivista Fortune tra le prime 500 società del mondo.  
 
Amiga Technologies diventa Amiga International e sembra finalmente finita l'odissea, Gateway sembra molto interessata in particolare nel riprendere lo sviluppo del Sistema Operativo, nel supporto per la comunità Amiga, in una politica di licenze a terze parti, e di collaborazione tra le diverse società coinvolte in Amiga.  
 
In particolare riprende forza l'Industry Council Open Amiga che avvia contatti con Gateway che sembra molto interessata nel supportare il progetto.  
 
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1998 
 
 
Nel 1998 Phase5 ottiene una licenza sull'AmigaOS e presenta le specifiche di una nuova macchina denominata pre/box basata su una motherboard ATX, dotata di memoria SDRAM, sottosistema grafico 3D integrato, bus PCI, controller Ultra-Wide SCSI II, USB, interfaccia EIDE, interfaccia parallela, seriale e connettore in cui poter inserire una scheda dotata di 4 processori PowerPC 604 o 750 (G3). E l' A/BOX ? Il progetto era ritenuto ancora valido ma la sua realizzazione era rimasta "pendente" a causa degli alti costi, della linea (o meglio della non linea) adottata da chi aveva i diritti sull'Amiga (PPC ? Si, no ?) e dalla necessità di avere l'appoggio e il sostegno di tutta la comunità Amiga.  
 
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1999 
 
Nel Luglio del 1999 Jim Collas annuncia i nuovi progetti: AmigaOE (Amiga Operating Environment), Amiga MCC .  
 
Il nuovo sistema operativo doveva essere sviluppato utilizzando il kernel Linux e non il QNX come molti avevano detto in precedenza, supportare e puntare su Java, supportare inoltre gli standard quale ad esempio OpenGL .  
 
Grande sensazione fece inoltre l'accordo stipulato con Corel che garantiva il proprio supporto.  
 
Dal punto di vista dell'hardware invece si annunciò l'Amiga MCC basato su un processore di alte prestazioni (allora si parlava del misterioso progetto della società Transmeta , ossia il processore Crusoe), chip video della ATI basato su architettura VLIW (Very Long Instruction Word) in grado di offrire codifica/decodifica MPEG, rendering 3D con shading e texture mapping, funzioni di blitter, risoluzioni fino a 1280x1024 a 75Hz, sintesi audio FM e Wavetable a 16 bit, funzioni modem/fax, capacità di gestire fino a 8 miliardi di numeri interi a secondo.  
RAM 168-pin SDRAM, DVD, interfacce E-IDE UltraDMA,  
modem, Ethernet, Wireless, bus PCI, USB …  
 
Gli utenti Amiga accettarono la situazione nonostante l'inaspettata e poco gradita scelta del kernel Linux (questo cambiamento probabilmente era dovuto allo scarso interesse di molte compagnie nel supportare un altro e nuovo S.O. come il QNX).Gateway non aveva le stesse idee di Jim Collas che poco dopo lasciò l'incarico e fu sostituito, in quanto probabilmente Gateway non aveva nessun interesse né convenienza nello sviluppo di hardware visto i suoi contatti con Microsoft che chiaramente remava contro, (guardando l'immagine successiva qualche x-dubbio viene). 
 
 
 
 
 
Nell'ottobre del 1999 viene finalmente completato (dopo lungo tempo) e rilasciato l'Amiga OS 3.5. Questa nuova versione includeva il supporto per i processori PowerPC (WarpUp), accesso internet (TCP/IP stack), supporto degli Hard-disk > 4GB, rinnovata interfaccia grafica, miglior supporto CD-ROM, documentazione HTML e altri aggiornamenti e correzioni. Il sistema minimo richiesto per il funzionamento era un Amiga con processore 020, Amiga ROM 3.1 (v. 40.xx), 4 Mb FAST RAM, naturalmente processori 030 o 060 e schede grafiche erano consigliate per un utilizzo ottimale..  
 
In questo periodo iniziò la produzione di nuovi progetti hardware riguardanti l'Amiga e sviluppati da diverse società (BoXeR, Micronik A1500) e naturalmente le speculazioni riguardo al futuro, in particolare la strada sembrava segnata verso una soluzione 68k+PowerPC, guidata da Phase5 e dalle schede PowerUP, in attesa del Power Amiga.  
 
 
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2000 
 
A Febbraio Amiga Inc. svela due dei suoi partner: Hyperion Entertainment che svilupperà l'OS, e Tao Group che darà il motore di Elate. (il suo rivoluzionario sistema operativo) 
 
Arriviamo ad Aprile e si iniziano a intravedere spiragli sulla politica e intenzioni di Amiga Inc. 
 
All'Amiga2k show -l'annuale fiera dedicata ad Amiga tenuta a St.Louis- vengono svelati tanti particolari e viene presentata una macchina per sviluppatori, un PC AMD K6 II a 500 Mhz, 64 Mb Ram con scheda grafica GeForce3.  
 
Elate non gira ancora nativo, ma in maniera hosted sotto Red Hat Linux. 
 
Attualmente gli sviluppatori al lavoro per il nuovo Amiga sono: 
 
 
Matrox 
ACT  
DCE  
Scala  
Met@box  
Merlancia  
Epic Marketing  
Titan Computer  
Haage & Partner  
Digital Images  
Crystal Software  
Hyperion Entertainment  
Tao Group  
Sendo  
Sharp  
 
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2001 
 
Nel frattempo lo sviluppo dell'AmigaOs classico continuava, nel marzo del 2001 uscí il tanto atteso aggiornamento della versione 3.5 di AmigaOs; sviluppato ancora da Haage & Partner, AmigaOs 3.9 (cosí era stata chiamata la release) andava a colmare molte delle mancanze e lacune della versione 3.5, venne cosí integrato uno stack TCP/IP nativo e vennero aggiunti nuovi software in ambito multimediale. 
Era principalmente una raccolta di software registrato ed integrato di base sopra il sistema operativo arricchita da una serie di miglioramenti drastici in ambito multimediale (il sistema divenne cosí più stabile e veloce). 
 
A Giugno venne presentato l'Amiga SDK (Software Development Kit), il sistema di sviluppo che permette ai programmatori di sviluppare software per i nuovi modelli Amiga (ovviamente non gli AMIGA ONE). 
 
L'SDK "gira" su un comune PC e richiede dei requisiti minimi secondo delle specifiche chiamate "ZICO" 
 
 
L'SDK è basato su Elate, il quale, presenta principalmente un rivoluzionario e velocissimo Processore Virtuale (VP processor), ovvero una simulazione software di una CPU. in modo da ottenere un sistema operativo in cui le le applicazione saranno indipendenti dall'hardware utilizzato garantendo però totale compatibilità su ogni piattaforma.  
Attualmente l'Amiga SDK gira hosted su Red Hat Linux ma è disponibile anche una versione per sistemi operativi Microsoft Windows. 
 
 
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2002 
 
 
In questo periodo la Haage & Partner volle portare il sistema AmigaOS su piattaforma x86,creò Amithlon, un emulatore ,basato sul kernel Linux compilato per x86, che fa girare la STESSA versione di AmigaOS (la 3.9) che è uscita nel 2000. Il vantaggio di questo lavoro fu data dal fatto di permettere agli utenti Amiga (e agli ex utenti che già disponevano di un PC compatibile) di poter finalmente utilizzare hardware standard (schede grafiche ATI, schede sonore Sound blaster ecc.),quindi ad un costo relativamente basso in confronto alle schede dedicate esclusivamente ad Amiga,sotto AmigaOs. 
 
Tutto questo è stato possibile raccogliendo informazioni da alcuni siti sottoelencati e aggiungendo molta esperienza personale, conoscendo Amiga e il suo sistema operativo dal lontano 1987.  
 
http://www.betatesting.it/backforthefuture 
 
http://emulazione.multiplayer.it/amiga/storia.htm 
 
http://digilander.libero.it/amilinux/amiga_storia.html 
 
http://www.spippolo.it/storia%20amiga%201.htm 
 
http://utenti.lycos.it/chiry/history.html 
 
http://www.Amiga.orgFOTO 
 
http://www.Soft3.net